Questo libro non è per voi

Oggi esce il mio ebook Facebook per genitori (ed. 40K)  e potete acquistarlo qui. È un saggio che nasce da una serie di conferenze e incontri pubblici che ho fatto per i non-addetti-ai-lavori – i genitori e gli educatori che hanno a che fare con quelli  che continuiamo a chiamare “nativi digitali” – e per alcune scuole – in alcune sono stato invitato dai ragazzi, proprio dai “nativi”, durante le settimane dell’occupazione. L’esigenza era sempre la stessa: capire il “senso” che ha per i ragazzi stare su Facebook e sulla Rete in generale e cercare di capire che nel loro modo di abitare online c’è una normalità. Due generazioni diverse hanno l’esigenza di incontrarsi su questo tema al di là degli stereotipi e di una cultura conflittuale.

Nell’ultimo anno ho cercato di costruire così un percorso di divulgazione del rapporto tra i ragazzi e la Rete che partisse dalle ricerche e dai dati scientifici ma che sapesse raccontare non solo dentro l’Università il cambiamento in atto. I miei post per la rubrica Mutazioni digitali su Apogeonline e quelli per il blog Vodafone inFamiglia sono stati spesso un’occasione per riflettere meglio in questa direzione.

Così, a un certo punto, è nato questo saggio, che, per fare il percorso che avevo in mente, doveva prendere la forma del digitale: un ebook appunto. Se vogliamo capire il modo di abitare la Rete dobbiamo entrarci, acquistare e leggersi un libro attraverso Internet mi è sembrato un buon modo di metterci in strada.

La pagina Facebook del libro è il luogo in cui mi piacerebbe continuare a parlare dei temi che tratto aprendo la conversazione con i lettori. Che è un altro modo di frequentare gli ambienti “nativi”.

Questo libro, quindi, non è per voi, per i lettori del mio blog, i miei studenti, i colleghi, chi segue le mie attività di ricerca universitaria… O meglio: lo è se proviamo a calarci nel punto di vista di qualcuno che con la Rete e con Facebook ha meno confidenza di voi, che ha necessità di entrare in punta di piedi in un viaggio che lo porta in una terra incognita che per molti di noi è, semplicemente, la nostra quotidianità. Se lo leggete con questo sguardo troverete allora alcune chiavi per interpretare meglio anche quelle cose che noi, un po’ più addentro, abbiamo spesso sotto gli occhi come cose “normali” e che però hanno significati profondi circa il mutamento in atto.

La cultura della Rete, quella dei ragazzi poi, non è ancora così diffusa e compresa e cercare di divulgarla richiede di costruire un racconto che, tra un termine geek e un altro, mostri l’assoluta normalità di un mondo che stiamo imparando ad abitare.

UPDATE

Su La Stampa un’anticipazione del libro su “15 consigli pratici” e uno sconto 😉

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