Sono stato all’incontro con Anna Finocchiaro, candidata del PD alla presidenza della regione Sicilia.
Dnetro SecondLife, nella sim Italiani Europei.
Come recita la note che ho ricevuto da Roberta:
L’evento che in RL si svolgera’ a Catania, dove assistera’ un folto pubblico di giovani, sara’ moderato da Pico Miles, in rl Antonino Galante, ed e’ stato organizzato dai gruppi Italia e Italiani in Second Life, Sicilia e Siciliani in Second Life, ITALIAN ZONE e Sicilians. In particolare alla realizzazione dell’evento hanno contribuito Roberta Greenfield (owner di ITALIAN ZONE), Joey Dhara (owner di Sikania) Mae Jun (amministratrice della sim Italiani europei) Grocon Emoto e Ginevra Lancaster (che hanno, rispettivamente creato e abbigliato l’avatar di Anna Finocchiaro) e non ultima Viviana Santanello che cura il blog di Anna Finocchiaro su MySpace.
Mix efficace real/second life, quindi, creando corrispondenza dell’evento – e facendo aspettare un po’ 60 avatar.
Con cura della skin della candidata…
… e dei particolari – come la guardia del corpo.
Anna Finocchiaro era febbricitante ma il tono era entusiasta, e ha accettato di rispondere alle domande poste dagli avatar attraverso Pico. A poche domande. La stanchezza si sentiva. Lucide però le risposte su precariato come male eliminabile e sulla trasformazione possibile della Sicilia (“l’alleanza con la sinistra arcobaleno e con altri” dice la senatrice “dipende dal fatto che qui in Sicilia o si sta da una parte o si sta dall’altra: la scelta è radicale”).
Alla domanda “Perchè dovrei andare a votare” risponde una cosa che assomiglia a questa: 1. perchè se non qualcun’altro sceglie per te, e se non ti piace e vuoi cambiare non devi lasciare in mano agli altri il tuo cambiamento; 2. perchè è un periodo di straordinario mutamento e “c’è il modenro da una parte e il pre moderno dall’altra”.
60 avatar. Pochi direte. Eppure l’efficacia di un incontro in questo tipo di ambiente, l’intimità comunicativa che si respira, la capacità per la dimensione mainstream di entrare nelle conversazioni… si sente.
L’occasione però secondo me è stata interessante e un po’ mancata. Certamente per la fretta. Per non aver risposto a tutto. Ma anche per il clima da media mainstream che si rischia di respirare quando ti curano il voice e si sentono presenze di supporto.
Un’esperienza da riprovare, comunque. E’ il primo politico italiano che viene invitato e risponde di sì, subito, e con gentilezza si mette a disposizione – durante tour de force elettorale. Chapeau.
C’è stato il precedente di Di Pietro circa un anno fa; aveva anche acquistato del terreno in Second Life per l’Italia dei Valori, se non erro.
@gky: è vero, ne arlavamo ieri sera per dire che Di Pietro ha scelto di venirci Lei è il primo che accetta un invito, si apre, cioè su richiesta.
Ciao Giovanni, grazie per il tuo giudizio comunque lusinghiero.
Sicuramente il poco tempo avuto a disposizione per organizzare l’incontro, gli intoppi dell’ultimo momento, il ritardo, la mia tensione e le mie gaffes possono far parte della lista delle cose negative.
Da parte mia posso comunque dire che non c’era nessuna voce che supportasse la Finocchiaro; unico problema il fatto che, viste le sue oggettive condizioni fisiche (stanchezza e febbre), lo staff pressava per far durare l’incontro il meno possibile.
Contro il mio tentativo, invece, di farlo durare quanto piu’ a lungo; a tal proposito, ne approfitto per scusarmi qui con tutti coloro che pur avendo inviato delle domande sono rimasti senza risposta.
Ma devo anche dire che la Finocchiaro ha apprezzato molto l’incontro, e’ stata molto spontanea e ha voluto rispondere sopratutto alle domande piu’ scomode.
Per quanto riguarda le folkloristiche guardie del corpo, non le ha chieste certo la Finocchiaro; sono state una nostra iniziativa, non tanto per gli effetti scenografici che potevano produrre, quanto per la necessita’ tecnica di poter contrastare eventuali azioni di disturbo che dovevano essere tenute in conto (e mi e’ stato assicurato che quei due signori, che tra l’altro ringrazio per essersi gratuitamente prestati, erano in grado di farlo).
Esperienza da ripetere, concordo; anzi direi di piu’, nell’immaginare second life, e internet in generale, come strumenti di democrazia, sogno i politici finalmente convinti che non possono piu’ non tenerne conto.
@Pico Miles: il mio giudizio è lusinghiero senza “comunque” 😉 guarda, concordo su tutta la linea e provo a chiarire meglio alcune cose.
Che Anna F. sia venuta in SecondLife lo ritengo un comportamento maturo della politica capace di aprirsi alle richieste dei nuovi territori dell’abitare: quelli mediali.
Credo non avrebbe avuto difficoltà a rispondere a qualsiasi domanda scomoda, pechè si tratta di un politico capace di accettare le sfide dialettiche (e la sua storia ce lo insegna). Non ho avuto quindi per nulla la sensazione di un filtraggio delle domande – qui va apprezzato quindi il tuo ruolo (ben vengano emozione ed eventuali gaffe, ecc.: le trovo funzionali alla sponteneità dell’incontro che non era una tribuna elettorale ma un faccia a faccia con potenziali elettori).
Quello che si può fare è aiutare il politico che lo voglia a padroneggiare lo strumento e sentirsi nell’ambiebte e non davanti a un microfono – non dico ieri sera, ma nel tentativo di aprire confronti stabili. Le voci di cui parlo è il sottofondo che ti fa capire che esiste una covivenza di due luoghi nel contempo e disturbano un po’ l’effetto di coinvolgimento inworld.
Quindi: da ripetere. Assolutamente. In modo allargato e, come dici tu, in SL e sulla Rete in genere. Con un’apertura come quella di ieri sera.
PS. le guardie per me restano scenografia (vedi le pistole e la posa)… conosco avataresse capaci di bannarti dalla land che neanche Billy The Kid 😉
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