A volte mi capita di riflettere in pubblico sollecitato da una testata, da un giornalista, da un programma radiofonico o in un dibattito fra le persone… Talvolta questo essere in pubblico lascia tracce, anche piccole. Ho pensato di fermarne alcune.
Altre sono diffuse su Medium.
La fine della Big Conversation E la nascita delle small conversations: dove gli utenti social creano la loro sfera pubblica personale di Giovanni Boccia Artieri – Le Macchine Volanti
L’immaginario su cui abbiamo costruito il nostro abitare la Rete si è fondato per lungo tempo sull’idea di una Big Conversation: una conversazione allargata e inclusiva capace di coinvolgere sullo stesso piano comunicativo consumatori e brand, cittadini e istituzioni, professionisti e amatori, e così via. Oggi il senso della connessione e il significato assunto dai social media pare assumere valore anche attraverso le small conversations, una moltiplicazione di conversazioni non visibili le une alle altre che passano da quegli spazi di intimità dialogica e di piccolo gruppo rappresentati dalle app di messaggistica istantanea.
Dieci anni di Twitter, il salotto della borghesia digitale di Giovanni Boccia Artieri – Pagina99
Attorno al simbolo # abbiamo vissuto momenti cruciali della nostra epoca. Così, la piattaforma di micro blogging è oggi il simbolo della disintermediazione. E ci ha insegnato cosa voglia dire vivere connessi. Lato business, reggere la sfida con Facebook è sempre più difficile. Ma la soluzione non è nei numeri. Bensì nelle culture digitali che sul sito trovano spazio
Contro i ‘nativi digitali’ di Giovanni Boccia Artieri – Pagina99
La definizione di Marc Prensky ha finito per contrapporre adolescenti e adulti. Traducendosi spesso in un rifiuto a capire. Ma oggi è richiesto un atteggiamento diverso. E radicale. Dobbiamo diventare (tutti quanti) dei cittadini digitali. Il punto di partenza è costruire una narrazione diversa sul rapporto tra genitori e figli nel digitale.
Il paradosso della privacy Origami n.19
Intervista su bullismo e cyberbullismo Voci del Mattino Radio 1 Rai
15 anni di Wikipedia, il sapere che diamo per scontato di Giovanni Boccia Artieri – Pagina99
L’enciclopedia online è diventata parte delle nostre vite. Ma gli utenti, che leggono senza contribuire, e le istituzioni della conoscenza non ne hanno ancora colto la natura più intima. Lasciando a una élite di pochi internauti la sorgente di informazioni più vasta al mondo.
“L’Italia a scuola di web per superare il digital divide” di Giovanni Boccia Artieri – Pagina99
Analfabeti 2.0 / Da noi la rete è poco diffusa. Tra le cause la diffidenza dei ceti dirigenti. E il falso mito dei nativi digitali, che maneggiano le tecnologie ma ignorano la grammatica del web. E rischiano così di essere dominati.
“Facebook e l’hatespeech arrivano alla Corte Suprema Usa” di Giovanni Boccia Artieri – Pagina99
Il caso di un uomo che insulta la moglie sul social network. “Ti ucciderò” è da considerarsi una minaccia privata o uno sfogo pubblico? Quanto contano le nuove piattaforme di comunicazione per definire il contesto per decidere il significato delle parole
“Google, dimenticati di me” di Giovanni Boccia Artieri – Il libro dell’anno 2014 (Treccani)
Una quantità immensa di dati – pur obsoleta – continua a essere presente nei più grandi motori di ricerca: ma è giusto conservare integra la memoria della nostra società o è possibile anche dimenticare nell’epoca della rete? Una sentenza della Corte europea incomincia a dare delle risposte.
“Know how, adolescenti e social: istruzioni per l’uso” intervista con Ernesto Assante – Repubblica Tv
Giovani sul web: come accompagnare la crescita dei ragazzi gestendo le potenzialità della Rete? E come limitare la distanza digitale dai propri figli, già pienamente social? Ospite del know how Giovanni Boccia Artieri, professore di Sociologia dei nuovi media all’Università di Urbino ed esperto di cyberbullismo e sexting.
“Intimità connessa” di Di Stefano Paolo – Il Corriere delle Sera
Viviamo sempre in pubblico, senza imbarazzo per gli estranei Ma i giovani in rete hanno imparato a selezionare gli interlocutori
“Tagliare teste” di Giovanni Boccia Artieri – DoppioZero
Lo scenario in cui collocare il senso delle decapitazioni di ISIS è quello di una guerra psicologica che, per la prima volta, utilizza in modo così evidente e consapevole i social media e le possibilità di ricaduta sui media tradizionali. Il messaggio dell’ISIS ha la funzione di marcare una distinzione forte del tipo noi/loro, e su quella distinzione costruire proselitismo, da una parte, ed estrema visibilità dettata dall’eccesso di notiziabilità, dall’altra.
“Se un retweet vale una condanna, il caso di Felipe Melo” di Giovanni Boccia Artieri – Pagina99
On e offline/Il giocatore brasiliano de del Galatasaray ha condiviso un tweet insultante verso il presidente di un’altra squadra. Risultato? Due turni di squalifica e una multa. Anche la giustizia (sportiva) si pone il problema. Ma da domani basterà diventare follower di un account dell’Isis o retwittare un contenuto controverso per essere considerati complici? Come regolare le comunicazioni sui social media?
“Generazione slow web. La rete è un flusso infinito in cui rischiamo di perderci tutto. Idee ed esperimenti per un internet riflessivo” di Piero Vietti – il Foglio
“Grillo, ascesa e caduta del comico che volle farsi re” di Giovanni Boccia Artieri – Pagina99
Euroflop di Beppe Grillo, analisi della parabola dell’attore-politico a partire dal libro di Oliviero Ponte di Pino.
“Suicida a 14 anni per gli insulti sul web? La difficoltà di costruire una narrazione sul bullismo online” di Giovanni Boccia Artieri – WiredIT
“Il rapporto tra genitori e figli ai tempi di Facebook” videointervista a cura de Le Voci dell’Inchiesta
“Chiediamolo alla rete”, o l’illusione di salvezza della democrazia digitale” di Giovanni Boccia Artieri – Pagina99
La democrazia diretta nell’epoca della rete è spesso venduta come soluzione per i mali della nostra democrazia rappresentativa. Eppure, la democrazia del clic comporta più rischi che opportunità. Un libro di Fabio Chiusi svela molti inganni del continuo richiamo al “popolo del web”.
“I compiti a casa ai tempi di WhatsApp” di Luigina Foggetti – Wired IT
“Millennial: il senso profondo di una generazione self(ie)” di Giovanni Boccia Artieri – WiredIT
La generazione dei Millennial, figlia della generazione X e nipote di quella dei Boomer, oggi è sta diventando adulta e costituisce un osservatorio privilegiato per capire in quale modo sta crescendo la nostra società futura.
“Due gradi e mezzo di separazione: quando la Rete è opportunità” di Luigina Foggetti – Wired IT
“Perché Facebook non mangia i bambini” di Giovanni Boccia Artieri – Pagina99
Non è il web a produrre l’odio. Quello che facciamo con ogni like e retweet è rendere scalabili i singoli insulti. L’errore è scambiare i social network per l’origine della violenza on line
“Bullismo e anonimato, tutti contro Ask.fm il sito dei ragazzi che terrorizza i genitori” di Riccardo Staglianò – La Repubblica
“ Le Iene: memoria corta, coda lunga” di Cristiana Raffa – Pagina99
“La storia dell’arte abolita per sempre e le altre bufale del web” di Francesca Sironi – L’Espresso
“Chi ha paura del digitale a scuola?” – Pensatech, Radio Città del Capo
“Facebook compie 10 anni” di Giovanni Boccia Artieri – Panorama
Facebook non va più di moda tra i giovani “Ora cercano più intimità e riservatezza” di Alessandro Longo – L’Espresso
“Mi piace, lo voglio subito. È l’età dell’impazienza: dai film agli oggetti del desiderio, attimi di consumo felice garantiti da web e consegne ultrarapide. Fin troppo” di Laura Piccinini – D Repubblica
“10 cose da sapere su Facebook in Italia” di Giuseppe Bottero – La Stampa
“La scuola, le famiglie e il digitale, alla BlogFest” di Barbara Sgarzi – Vanity Fair