Comincia stasera il corso “Share This!. Le culture partecipative dalla fiction a Second Life” dentro unAcademy.
L’idea è quella di ragionare assieme sul panorama contemporaneo dei media che è caratterizzato da una cultura della convergenza che si gioca nel rapporto tra cultura delle corporations e conversazione “dal basso”.
E’ sotto gli occhi di tutti: il pubblico dei media da semplice consumatore diventa vero e proprio produttore di contenuti che sono fondamentali per la costruzione e circolazione dei prodotti mediali e per conferire “senso”ai mondi mediali e alle culture connesse. Dalla produzione di micro contenuti ai cosplayers, dai fan agli “spoileristi”, dalle fan fiction alle fansubbing… le pratiche connesse alle culture partecipative rappresentano il nuovo territorio “politico” della realtà dei media.
La sfida è di lavorare su questi temi dentro SecondLife ed in particolare in unAcademy che, di per sè, è una cultura partecipativa.
Ma anche di riuscire a sperimentare forme di apprendimento universitarie che icnorporino i nuovi media e le loro possibilità.
Si, perchè questo corso è aperto agli studenti di Scienze della Comunicazione di Urbino e riconosce ufficialmente CFU (Crediti Formativi Universitari).
L’idea è quella di incorporare le nuove forme in modo ufficiale nel processo educativo, non lasciando che siano “stranezze” ad uso e consumo del myspace per adulti o episodi che includono i nuovi territori solo come oggetto della riflessione. Qui si tratta di “giocare” il processo educativo nei nuovi ambienti mediali, mashuppando studenti e utenti degli ambienti (si perchè il corso è aperto anche ai frequentanti di SecondLife), rendendo i percorsi del “sapere” e del “fare” connessi nella media education.
Update
Online le slide del primo incontro, alcune foto (by Annatorc) e una fantastica discussione di gruppo in puro clima fan culture in attesa mi riprendessi da un crash del PC (by Roberta Greenfield).
Dimenticavo: per arrivare all’aula qui.
A parte il fatto che il Vaticano sta seriamente valutando l’ipotesi di mandarmi una scomunica, a causa delle parole poco gentili che mi sono sfuggite in relazione al fatto che non mi funziona la voice chat, consiglio la partecipazione a chiunque abbia una scheda audio meno fetente della mia.
Bastano le tag di questo post per far uscire un rivolo di bava: Henry Jenkins, convergenza, fan culture.
Come Falqui, basta la parola (gli effetti potrebbero non coincidere).
ecco, stavo appunto per esplicitare: il corso è aperto agli studenti dei corsi in scienze della comunicazione dell’Università di Urbino, compresa la sede di Pesaro (se no thomas galli cosa ci viene a fare? per non parlar degli altri/altre) 😉
[…] non convenzionale della cultura digitale, a cui collaborano vari di noi, inizia il corso del nostro Giovanni Boccia Artieri su un tema a lui ben caro: Share this! Le culture partecipative dalla fiction a Second Life. […]
Prof è possibile registrare il corso di stasera dato che con tanto tiramento non riuscirò ad esserci a causa dell’orario? Non paragonabile alla figata che mi immagino vivendolo tutto in UnAcademy e non sarò totalmente “partecipativo”, ma se ci riusciesse a registrarlo mi rendereste comunque in qualche modo partecipe :). Alla fine anche una registrazione audio di un corso tenutosi in SL ed una condivisione di questo tramite invio di file attraverso il web è una forma di apprendimento incorpora le possibilità dei nuovi media…
Grazie
Se solo avessi una connessione sempre disponibile ammetto che mi sarei interessata al volo di questa esperienza (disinteressandomi alquanto dei crediti formativi che non mi avrebbero riguardata).
Peccato, leggerò i resoconti del ‘dopo’.
… e oltre tutto è stata una piacevole serata. Per la prossima volta, spegnete la tv e accendete il vostro avatar.
i piccoli problemi tecnici hanno dato spazio a una chat collettiva delirante, nello spirito fan culture e fan fiction – spero che qualcuno l’abbia salvata.
la lezione gradevolissima, anche per i più grandi: mi tocca tornare!
[…] informatio 002: Joannes Bedrosian (sperando non me ne […]
Ora faccio come con l’uomo nero, se faccio vedere che non mi interessa, lui sparisce 🙂
Un modo come un altro di ovviare i problemi tecnici.
Io ho salvato la chat, e anche il relatore in crash :-).
Brava/bravo chi non partecipa/parteciperebbe per i crediti.
Comunque, visto che questa possibilità c’è e che apre vie importanti per la didattica, meglio cogliere l’occasione se si riesce.
@lgemini: vero! bravissimi quelli che vengono per loro interesse! ma anche gli studenti (con cui ho avuto occasione di parlare in realife) mi sembravano più interessati più ad approfondire che ad accumulare: è di sera, richiede lavoro… non come in certe Facoltà per cui ti danno 1 CFU se vai al seminario organizzato dall’Istituto o a vedere un film 😉
E che dire di quelli che non partecipano?
Aspettando le idi di Marzo..
Se mi inviate la chat salvata…
Grazie!