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E’ di Andrea di Sorte, Coordinatore nazionale Club della Libertà, il Tweet che propone (su suggerimento) l’uso dell’#hashtag #formattiamoilPDL per aggregare idee di svecchiamento “dal basso” del partito o, se volete, di riappropriazione della propria identità a partire dalla partecipazione.
L’esperienza sviluppatasi anche in Italia delle possibilità di partecipazione attraverso la Rete e in particolare ai social network sta trasformando, lentamente, le dinamiche di comunicazione interna all’elettorato dei partiti in chiave di trasparenza e discussione sulla scena pubblica. Certo, è un punto di tensione e non una realtà consolidata, ma pensiamo a come questa forma emersa da parte di un partito che per tradizione comunicativa e di elettorato sembrava più lontano dall’engagement via web rappresenta un indicatore della trasformazione in atto. D’altra parte il recupero in termini partecipativi online dei Repubblicani sui Democratici in America mostra come si stia creando un contesto diverso per gli appuntamenti elettorali del futuro e per lo sviluppo della forma partito. -
Ovviamente tra i tweet e i retweet che si sono generati troviamo entusiasmo ideologico rispetto al netpower:
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ma anche una consapevolezza della necessità di un cambio di passo per quanto riguarda la comunicazione del partito e la presenza in Rete:
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Lo spazio su Twitter mette in luce anche il dissenso su atteggiamenti del partito che non possono più rappresentare il modo di fare politica:
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anche on chiave più ironica (o di auto-analisi):
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Una sintesi delle proposte (in 140 caratteri) per la formattazione:
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In definitiva mi sembra che l’esperienza che sta emergendo da #formattiamoilPDL contenga la doppia tensione tra esigenza di cambiamento dal basso promossa da una componente più giovane del partito e la necessità di presidiare la Rete come luogo di partecipazione. Il vero punto di interesse è però rappresentato, secondo me, dal fatto che la forma che #formattiamo ilPDL assume è speculare a quella di #occupyPD, come chiarisce bene questo tweet:
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e anche il post di Civati.
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Formattiamo il Pdl | [ciwati]Se volete un consiglio, seguite quello che sta accadendo su Twitter a #formattiamoilPdl. Oltre a essere interessante di per sé, mi scrive…
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Si tratta di una tensione bipartisan al mutamento che ha a che fare con il senso e la forma che si richiede alla politica oggi.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
[…] molto di quello che è uscito intorno all’idea di #formattiamoilPDL (su cos’è si veda il post di Giovanni Boccia Artieri) mi sembra ancora girare a vuoto. Certo, da parte di militanti e dirigenti del Popolo delle […]
[…] L’endorsment di Pippo Civati – I toni e le tematiche sono abbastanza simili a quelle dei rottamatori del Pd, tanto che lo stesso Pippo Civati sul suo blog scrive: “Se volete un consiglio, seguite quello che sta accadendo su Twitter a #formattiamoilPdl. Oltre a essere interessante di per sé, (…) indica che davvero la richiesta di cambiamento della politica è generale”. E per qualche ora si crea un’inaspettata sinergia tra le due hashtag #occupypd e #formattiamoilpdl. Di Sorte twitta “Se #formattiamoilpdl vedrete che formatteremo la politica italiana. Insieme a #OccupyPd possiamo modernizzare l’Italia”. A interessarsi alla cosa è anche Giovanni Boccia Artieri, docente di Sociologia dei New Media all’università di Urbino, che al fenomeno dedica uno storify e un post approfondito. […]
[…] po’ ce lo aspettavamo, vista l’azione di formattazione del PDL dal basso e l’attesa di un coinvolgimento crescente dei giovani usando come trojan il […]