Lo shock passa dal Like


Molti utenti Facebook hanno subito un attacco worm che si genera facendo “like” sulla pagina Facebook “Shocking! This girl killed herself after her dad posted this photo.” che viene condivisa sul proprio wall e che quando viene cliccata diffonde il warm da utente ad utente. Qui trovate i commenti preoccupati di alcuni utenti USA.

Il “like” è sempre più un gesto istantaneo, irriflessivo, che si basa su un legame fiduciario tra friend: faccio like su pagine segnalate dai miei amici come segno meta comunicativo che sta a significare “ti leggo”, “sono d’accordo”, “presto attenzione a quello che fai”… L’infezione si esplicita nella sua viralità strico sensu, passa dai contatti di vicinanza fra utenti, dal frequentare gli stessi luoghi (i reciproci wall), dagli scambi comunicativi che si verificano con superficialità ed immediatezza. La propagazione ingannevole è garantita. Ma lo è attraverso un contenuto che viene proposto come morboso “la ragazza si uccide dopo che suo padre ha postato queste foto” e dichiarato esplicitamente “scioccante”!

Si fa leva su quella dimensione voyeuristica e a tratti pruriginosa che serpeggia negli accessi della cyber borghesia ai social media. Più che un delitto informatico sembra quasi una denuncia: guardate da cosa siamo attratti e cosa facciamo circolare 🙂

4 pensieri riguardo “Lo shock passa dal Like

  1. Quello che mi lascia perplessa è che non è il primo attacco worm di questo tipo, e se nel primo ci si può anche cascare, vedere gente che sistematicamente clikka su un certo tipo di link e ci casca mi da da pensare …

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