Anatomia di un post su Facebook: consigli ai brand

La social media company Vitrue ha realizzato un’analisi sui comportamenti di produzione/fruizione di un post su Facebook che è stato creato in un “canale” gestito da imprese e brand. Si tratta di uno studio longitudinale interessante per il trattamento di una grande quantità di dati:

More than 1,500 selected streams representing 1.64MM posts and 7.56MM comments were analyzed

In pratica abbiamo a che fare con il “brand stream” avvenuto tra Agosto 2007 e Ottobre 2010 che è stato analizzato tenendo conto di variabili strutturali temporali di produzione/fruizione dei post (ore del giorno, settimana, ecc.) e dei rapporti quantitativi tra produzione pura e commenti ma non considerando affatto le variabili di engagement sociale come il “like” o le forme di condivisione del post. Forme che, personalmente, ritengo di una certa rilevanza. Soprattutto se si tratta di post che hanno contenuti relativi ad aziende o brand e che quindi talvolta hanno un basso potenziale di engagement assoluto (come un commento diretto) e più spesso hanno a che fare con comportamenti diffusivi: metto un like e i miei amici lo vedono oppure lo condivido sul mio wall. Si tratta di strategie di propagazione dei contenuti che entrano in relazione con le forme di informazione diretta.

I risultati sono comunque interessanti per farsi un’idea dei comportamenti di “consumo dei post” da parte degli utenti Facebook – anche se ritengo che generalizzare sia sbagliato perché nello studio non mi sembra entri la variabile della cultura di appartenenza che, probabilmente, porterebbero a risultati diversi (magari solo nelle sfumature: ma in questi casi sono importanti!) nei diversi paesi: penso ai tempi/ritmi di lavoro e tempo libero, di abitudini a collegarsi da certi ambienti piuttosto che altri, ecc.

Il quadro che emerge è ben sintetizzato da Mashable:

– sono le 3 di pomeriggio il momento attorno cui si produce mediamente più attività e i picchi di interesse si concentrano, come minutaggio, attorno ai momenti di probabile pausa da riunioni, incontri di lavoro, cambio di mansioni ecc. (cioè nella fascia 0-15 minuto e 30-45).

– i post prodotti la mattina sono maggiormente performativi di quelli prodotti il pomeriggio con una capacità di engagement degli utenti del 39.7% in più;

– l’attività è molto più bassa il sabato e la domenica

 

3 pensieri riguardo “Anatomia di un post su Facebook: consigli ai brand

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