Avete mai avuto la sensazione di essere destinati a qualcosa di straordinario?
Il palinsesto invernale di Italia1 si apre con la prima stagione di Heroes (che tante soddisfazioni già ci ha dato) e su NBC la seconda stagione è in programmazione dal 24 settembre.
Strategia di palinsesto definita dalla lotta domenicale per una serie considerata alla stregua di Smalville con bollino rosso anche se promossa da teendrama.
Ascolti: il primo episodio “Genesis” (ore 20.40) ha avuto 2.415.000 spettatori (pari al 12,29% di share), il secondo episodio “Non voltarti indietro” (ore 21.39) ha avuto 2.324.000 spettatori (pari al 11,95%). Poco Così così, ma un palinsesto invernale così anticipato ci dice poco di quello che succederà (confrontate con i dati delle altre reti: anche se I Cesaroni, (15.91%), Il fuggitivo (15,71%).
[Update] Un po’ diverso il giudizio di Mediaset che considera l’audience sul target commerciale 14-64 anni:
Su Italia 1, in prima serata, ottimo debutto per il telefilm “Heroes” che ha registrato il 15.59% di share sul target commerciale (2.415.000 telespettatori totali) nel primo episodio e il 14.93% di share sul target commerciale (2.324.000 telespettatori totali), nel secondo.
L’arrivo di questa serie in Italia è paradigmatico di come funziona oggi il mercato televisivo. Le nuove audience sempre più performative supportano attraverso blog, siti, newsletters,
ecc. la conoscenza della serie e il suo sviluppo anticipandone l’arrivo, creando attesa, ma funzionando anche in modo critico (come si legge qui in un forum di discussione in tempo reale):
L’adattamento non è male per ora, hanno tolto un po’ di citazioni come quella del fratello di Clinton e sopratutto hanno adattato troppo i dialoghi secondo me. Perchè se in inglese dicono in un modo lo devono stravolgere anche se “all’incirca” e “quasi sempre” il significato è sempre quello?!
Mi hanno levato il mito Claire-Bear….non orsetta, ma tesoro…
La culture partecipative nate attorno a Heroes hanno sviluppato forme del “FarsiMedia”come ad esempio le parodie, come la strepitosa Zeroes, che giocano con i linguaggi della serie promuovendola in modo virale.
[Youtube=http://www.youtube.com/watch?v=IWJJBwKhvp4]
Segnalo anche il sito mediaset – sul lato della “produzione” – con alcuni menu che saranno “disponibili a breve” come – al momento – episodi fotogallery, originals, video… ok quasi tutti 😉
Tutto sommato credo che non sia andato male ad ascolto. Quella percentuale è credo appena sopra l’obiettivo della rete per il prime time, quindi per nulla male.
Per trarne un bilancio sarà comunque necessario misurarla a fine settembre inizio ottobre quando la concorrenza sarà più elevata.
due livelli.
Il primo è sui panorami mediali. Ovviamente globali a tal punto che l’analisi dei dati di ascolto di una puntata è più o meno sensata quanto l’auditel stessa e forse meno. L’attenzione potrebbe essere caso mai vedere se nel giro di qualche tempo (settimane) di potranno sviluppare fenomeni di partecipatory culture propriamente nostrani. Su questa base si potrebbe provare ad azzardare un raffonto sull’evoluzione delle qudience partecipative anche qui in provncia.. ma il tutto mi sembra che, francamente, lasci il tempo che trova.
L’altro è il livello di analisi tecnico della tv nostrana. Personalmente mi sembra un po’ desolante ma ammetto che in queste settimane ho visto poco (pochissimo) la tv. Colpa mia, evidentemente, colpa grave. In ogni case le strategie promozionali sulle tv-series mi sembrano ancora molto caute, nonostante sia un genere che muove cifre da capogiro in tutto il mondo.
Appare però sullo sfondo l’interesse per la difficoltà di trovare un luogo di osservazione privilegiato per osservare questi fenomeni. Cosa guardiamo? Quando?
Heroes? In diretta NBC? scaricato via bitorrent? Osserviamo le culture partecipative? di chi? dei teens americani che attendono il 9/24 o dei ragazzini italiani che hanno visto genesis il 01/09 ? O guardiamo in ragazzini italiani più “evoluti” che attendono come i loro coetanei US il 29/9? Il fatto di non averne potuto parlare con il compagno di banco ha represso la formazione di delle famose fan-culutre in salsa nostrana? è chiaro che la possibilità di “rubare” contenuti nel momento in cui vengono trasmessi altrove ed il contemporaneo scarto temporale tra la trasmissione e la messa in onda su scala globale complessifica l’analisi anzichè semplificarla.
Riassumendo:
Heroes season1 è arrivato in italia: bene.
le prime due puntate sono andate benino: bene.
è stato commentato in diretta dai twitters che controllavano la qualità dell’adattamento: ok, funny. Niente di che, i twitters commentano tutto.
Heroes è stato interessante a livello globale per la produzione di fan-culture collegate: come si osservano queste a livello globale?
teorie e metodologie, ecco quello che ci serve.
@Luca in effetti i dati potrebbero anche gridare maggiormente al successo se ci concentrassimo sulla fascia 15-64 anni che ormai Mediaset considera e che collocherebbe Italia1 come terza rete nazionale (i dati ufficiali mediaset li ho appena trovati trovati ora li aggiungo nel post).
Credo invece che il dato, pur se di poco sopra l’obiettivo di rete, vada commisurato con il fatto che si tratta della prima puntata di una serie “attesa”, con palisesti concorrenti abbastanza “sgonfi”. Ma come dici tu vedremo.
@LR analisi che si fa sempre più complessa quella della TV nostrana. Proprio per i fenomeni di pre-consocenza, pre-diffusione, mescolamento delle competenze… una sfida interessante per l’analisi. Anche perchè prima o poi la presenza e i modi delle fan culture influenzeranno pesantemente le strategie di palinsesto.
beh, se serviva un video.. consiglio questo 😛
credo che sia assimilabile alla preconoscenza, prediffusione citate qui sopra 😀
@studente curioso: si, un bell’esempio! 😉
io Heroes l’ho gia’ visto tutto. secondo me il target di pubblico e’ quello che legge i fumetti, quello giovane, quello sognatore. non di certo uno di 64 anni…..
IMHO hanno fatto una cazzata a lanciarlo ai primi di settembre, quando ancora molta gente e’ in vacanza. io avrei aspettato l’inizio delle scuole.
osservazione: noto oggi, che italia 1 ha usato lo stile del fumetto di Heroes, per la grafica pubblicitaria di tutti i programmi in palinsesto prossimamente.. come lo giudicate?
pensavano che Heroes facesse “il botto” e quindi han cercato di sfruttarlo in tutto e per tutto; o è un tentativo di valorizzazione e richiamo del prodotto a tutto tondo; oppure..uhm.. secondo voi? 😀
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