Giovedì 25 ottobre abbiamo organizzato a Urbino un incontro con i Wu Ming che ha per titolo: “Nuove comunità e narrazioni pop al tempo della rete”.
Il tema è importante, così come la presenza dei Wu Ming. Provo a sintetizzare in due punti il perchè.
1. Inanzitutto si tratta di mettere a tema le nuove forme di produzione popular “dal basso”. Il nostro comune interesse per il lavoro di Henry Jenkins ha fatto sì che ci incontrassimo mentre loro scrivevano la prefazione a “Cultura convergente” e io a “Fan, blogger e videogamers” (in uscita tra un paio di mesi per FrancoAngeli).
La popolar culture contemporanea assume nuove forme che portano a mettere in luce la crucialità della relazione tra sistema dei media e fan.
Oggi risente di una condizione socio-culturale mutata rispetto al passato, humus fertile per le nuove generazioni mediali: cresciute attraverso i linguaggi dei media e capaci di fare media, di produrre contenuti attraverso remix e mashup che ibridano i testi mediali e portano a forme di convergenza e ricombinazione rese altamente fattibili e diffuse dalle piattaforme neomediali.
I microcontenuti proliferano in rete attraverso blog e social software che consentono di co-costruire e diffondere a basso costo, in modo semplice e in tempo reale. Oggi possiamo parlare di performer testuali, indicando una nuova relazione tra produzione/consumo dei media che vede le audience sul lato della produzione attiva, strategiche rispetto al modo di lavorare che ha l’industria dell’intrattenimento che vede gli individui/pubblico/ascoltatore/ecc. come una risorsa da giocare sia in fase produttiva che di diffusione.
2. I Wu Ming rappresentano una realtà produttiva che ha la forma di una “band di scrittori” capace di integrare i propri lettori (e anche loro stessi in quanto lettori, considerando il metodo di lavoro utilizzato per la stesura dei romanzi) nelle dinamiche di apertura del testo e di costruzione di mondi- come il livello 2 del sito di Manituana mostra (ne abbiamo parlato qui), e come mostrano gli allargamenti di mondo dei loro romanzi come quelli musicali di Casasonica o Yo Yo Mundi, o quelli visuali e narrativi .
I Wu Ming attraverso la loro produzione di mondi decostruiscono e ricostruiscono l’immaginario moderno aprendo crepe sottili che suonano non tanto di ucronie della nostra storia ma piuttosto come “vuoti” del nostro immaginario che è stato “allevato” dietro altre piste.
Il progetto di un trittico settecentesco cominciato con Manituana -visioni “dalla parte sbagliata della storia” con un rovesciamento del punto di vista di osservazione sulla costruzione del moderni – lavora in questa direzione.
Su questo avremo l’occasione di discutere assieme.
Per un primo approfondimento:
Come fu che Colpo secco… Henry Jenkins intervista Wu Ming – Prima parte
Come fu che Colpo secco… Henry Jenkins intervista Wu Ming – Seconda parte
Stephen, Lisey e la complessità pop – di Wu Ming 1
Create nuovi mondi e nutrirete il cervello – di Wu Ming 2
Mitologia, epica e creazione pop al tempo della rete – di Wu Ming 1 e Wu Ming 2
Per chi fosse dalle parti di Urbino: giovedì 25 ottobre/ore 15-18/Facoltà di Sociologia/Sala Cinema/via Saffi, 15.
Venerdì 26 ottobre continueremo con Alessandra Calanchi (docente di letteratura Angloamericana) la discussione concentrandoci su Manituana sempre a Urbino ma ore 11-13/Aula Rossa/Facoltà di Economia/via Saffi, 42.
Se non mi perdo cercherò di portare la mia auto a fare una gita fuori porta.
I presupposti per qualcosa di interessante ci sono tutti.
Intanto, anche se non centra nulla, segnalo http://watchmenmovie.warnerbros.com/
Questo blog è ovviamente molto contento della segnalazione, visto la nostra testata 😉
Aspettiamo la tua auto e te.
[…] ancora facendo su fronti sempre più interessanti. Per questo sono molto contento che domani vengano a Urbino, invitati da GBA, perchè se molti hanno avuto qualcosa da dire è anche perchè qulcuno come loro […]
Domande per i wu ming? Siamo in skype chat (http://tinyurl.com/18r) oggi dalle 15 alle 17.
Dopo aver rivalutato l’importanza della segnaletica stradale, ne ho parlato (con parole innocentemente “dal basso”), qui http://clinicamentetestato.wordpress.com/
Alla prossima.
Ecco il link giusto: http://clinicamentetestato.wordpress.com/2007/10/25/narrazione-20-dalle-culture-partecipative-di-jenkins-al-pianto-degli-elefanti-del-national-geographic/
E comunque ho parlato dell’incontro coi Wu Ming, non di segnaletica stradale.