Anticipando, poco poco, le cose di cui parlerò qui oggi… solo cose da comunicato stampa 🙂
Pensare oggi, nell’epoca della mobilità e delle reti, a nuove forme per comunicare e far vivere l’esperienza di un territorio, ad esempio di una città o di una regione, significa confrontarsi con SecondLife.
SecondLife rappresenta infatti un luogo inedito per la comunicazione territoriale, uno spazio costruito essenzialmente attorno a relazioni sociali, capace di coinvolgere in modi nuovi i viaggiatori della “seconda vita” nella cultura e nei vissuti dei luoghi reali della “prima”.
È sulla base di queste idee che è nata dentro SecondLife il progetto LucaniaLab che si occupa di sperimentare ed analizzare i nuovi percorsi della comunicazione territoriale.
Sul lato della sperimentazione LucaniaLab propone un modello diverso della comunicazione di un territorio reale dentro SL basato sulla costruzione di relazioni sociali tra gli avatar attorno al brand “Lucania” e di promozione di una cultura partecipativa che coinvolga potenziali turisti e locali.
La ricerca si pone l’obiettivo di comprendere come sia possibile comunicare un territorio in SecondLife. L’indagine, rivolta a un gruppo di turisti/viaggiatori/frequentatori di SL, consiste nel delineare le pratiche che permettono di definire come si attivi lo sguardo turistico in uno spazio della comunicazione che trova nella relazione la sua caratteristica principale. Si tratta in definitiva di cogliere la forma della comunicazione turistica in SL come forma particolare dell’esperienza del viaggio e della comunicazione e indicare delle linee guida per utilizzare al meglio le potenzialità turistiche di SecondLife.
Per la realizzazione della ricerca è stato selezionato un panel di riferimento costituito da avatar maschi e femmine, esperti e utenti recenti, rappresentativi delle fasce di età presenti in SecondLife (fino a 34 anni, 35-44, 45 oltre). Ai partecipanti è stato chiesto di visitare una land di SecondLife, a propria scelta, che rappresentasse un territorio reale e di scattare 10 fotografie per raccontare quell’esperienza di viaggio (tecnica della produzione soggettiva di immagini). A partire dalle foto inviate sull’esperienza dei luoghi (Cuba, Assisi, Mantova, Dublino, Yamato, Atomium Belgio, ecc.) gli avatar sono stati intervistati dentro SecondLife in base all’approccio metodologico della Sociologia Visuale che ha portato gli avatar/ricercatori a mettere a fuoco anche nuovi modi di fare ricerca.
Sulla base dei primi risultati di questa fase di sfondo è stato approntato un questionario che gli avatar visitatori di LucaniaLab potranno compilare e lasciare in consegna ai ricercatori.
Tra le prime considerazioni emerse dai risultati della ricerca:
1. SecondLife soddisfa il bisogno dell’ “altrove” e gli avatar affermano di sperimentare forme di viaggio come nella vita reale;
2. il turista postmoderno cerca dentro SL un mix efficace fra esplorazione di luoghi capaci di simulare il reale ed occasione di fare esperienze diverse di un luogo sfruttando le possibilità di SL;
3. l’efficacia della comunicazione turistica in SL trova la sua killer application nella capacità di offrire occasioni per costruire relazioni sociali e momenti di socialità (meglio se fra “indigeni” della land e avatar/viaggiatori);
4. la visita di land che rappresentano luoghi reali rafforza il desiderio di viaggio reale in quei luoghi e porta con alta frequenza, dopo l’esperienza in SL, ad informarsi ed approfondire sul web, in libri o guide turistiche.
[…] intervento di Giovanni Boccia Artieri sulle sperimentazioni in Second Life (tutti coloro che seguivano online la diretta sono corsi a […]
Dopo molteplici tentativi non riesco ancora a definire la mia identità/posizione/ruolo potenziale/profile utente in SL.
Sembra quasi una sorta di inappetenza alle “emozioni” del mio avatar.
Eppure 10 anni fà, quando gestivo un canale IRC, avevo un livello di interazione decisamente elevato.
Avrò capito male il senso di SL ?
Sarò forse, troppo, rigidamente “networker integralista” tale da non riuscire a captare la raffinatezza nel social networking di SL ?
In cosa ci tra-muta questa nuova territorialità ?
in attesa del racconto con dettagli, mi vien da dire (il commento è alle foto)
a) che ti sono cresciuti un sacco i capelli
b) che secondo me vi siete divertiti un sacco
c) che faceva freddo
cose intelligenti non mi vengono 🙂
@Valentina: a)vero b)verissimo c)veramente
@Daniele: credo che la differenza dentro SL stia nelle forme dello “stare” in una comunità. In SL a differenza dei sistemi di connessione testuali c’è la corporeità che entra in gioco… il discorso è lungo, ma molto passa dalla “presenza” IN comunità
Ciao! Sono uno degli intervistati (Yamato). Dove si può leggere il rapporto di ricerca?
@Alberto: segue post con le slide… poi presentazione in UnAcademy… il rapporto vero e proprio è in stesura 🙂
PS grazie per la preziosa collaborazione
[…] hanno sentito parlar male (da qualcun altro che probabilmente a sua volta non lo conosceva…). Giovanni, venerdì a Matera, ne ha dato una descrizione talmente convincente da spingere molti scettici a provare; io ho […]
[…] Who’s Who « L’esperienza del territorio in SecondLife […]
[…] riprodurre luoghi reali che consentono un’esperienza immersiva nel territorio. Ci sono state riflessioni interessanti sull’argomento e se ne è discusso a lungo; io ho dato il mio semplice contributo con un […]