La seconda lezione del corso che tengo in SecondLife sulle culture partecipative ha mostrato alcune delle possibilità espressive “in world”, mettendo a fuoco modalità alternative di lavorare sui concetti.
Come quando Roberta si è presentata vesita da TheBride dopo aver consegnato il suo homework su Kill Bill.
O come quando Monica ha indossato l’armatura di Halo – sempre sitazione dell’homework.
Ma il momento forse più interessante (perchè capace di svelare le forme delle culture partecipative) è stato l’homework non convenzionale di Velas che con la complicità di Asian ha organizzato una distribuzione di magliette autoprodotte dei Modena City Ramblers. Lo spunto è stata una discussione aperta sullo spazio ning di unAcademy da Mr.Volare (aka Alberto Cottica) tra i fondatori dei MCR e oggi attivo con il progetto musicale Fiamma Fumana (musica che questo blog consiglia 😉
Ma guarda che roba. Avevo sempre pensato che la fandom organizzata, le conventions in costume ecc. fossero roba da americani o da giapponesi, è evidente che mi sbagliavo. Complimenti per le antenne culturali, ti vengono dal contatto con le muove generazioni che hai all’università?
Grazie anche per il consiglio di ascolto! 🙂
@Alberto: la prospettiva che vedo è quella della fandom diffusa, magari meno “tematica” e più allargata e coinvolgente.
Sui cosplayers italiani comincia ad esserci il primo materiale di riflessione ed una serie di appuntamenti che li rende visibili.
L’avere a che fare con le nuove generazioni è di sicuro stimolo… però reciproco 😉
[…] di Joannes Bedrsosian da […]