Durante il panel ICTs and Generations al Cost298 (qui i paper) abbiamo discusso, dal punto di vista teorico e di ricerca, sia del rapporto generazionale con le ICTs che della funzione che la generazione Y ha nella diffusione di pratiche (peer-culture, profili aperti, emozionalità in pubblico, ecc.).
Di seguito ciò di cui ho parlato.
Resta da capire come nella cultura onvergente, che implica una centralità della partecipazione che viene veicolate dagli usi mediali e dai significati che vengono prodotti e messi in circolazione, si stia giocando una partita generazionale di inclusione/esclusione importante.
E soprattutto come bilanciare le forme di internet apocalissi e internet integrazione che impediscono una conversazione socialmnte “forte”.
[…] Nel caso di un festival di teatro – come quello di Santarcangelo – ci sono però elementi come la radicalizzazione nel territorio – così come ha sottolineato Enzo Pezzella anche in relazione alla sua esperienza in Belgio se non ho capito male – che permettono una drammaturgia della città funzionale alla relazione fra spettatore ed evento cui partecipa. Questo per me è un aspetto interessante se e qualora si integra alla dimensione meta-territoriale dell’attività spettatoriale basata sulla logica e sostenuta dalla rete. Nel mio piccolo mi sono permessa di richiamare gli operatori a monitorare “il cambiamento di senso della posizione nella comunicazione” ormai avviato. […]