Fatemi capire. E’ un ritorno del giornalismo d’inchiesta questo di Repubblica o solo accanimento politico (terapeutico)?
In un paese nel quale l’informazione alimenta e crea l’opinione pubblica il tema “Il presidente del Consiglio mente?” sarebbe sviscerato da tutti i mezzi di informazione e non assomiglierebbe ad una guerra tra fazioni.
Molti articoli giornalistici sembrano veline di regime sulla vicenda della “velina”. I media televisivi generalisti svicolano il tema relegandolo, se va bene, alla dimensione del gossip o del fenomeno di costume.
Preferisco allora i linguaggi della satira – anche online o che giocano con le informazioni, come con il titolo del Corriere della Sera “La madre di Noemi «L’ho cresciuta
nella luce del Vangelo e nel mito di Silvio»” – che alimentano l’attenzione, a loro modo, con i loro tempi e le loro forme.
Resta il problema dell’opinione pubblica italiana che rischia di dissolversi attorno ad una realtà di “fatti di costume” capaci di svuotare ogni consapevolezza critica.
La vicenda che riguarda Silvio Berlusconi non ha a che fare con “i comportamenti degli italiani nel nuovo millennio”, non richiede commenti del tipo “se a un uomo (di potere, ma anche qualunque) di 72 anni piace la ragazza di 17 anni che vedete nella foto a lato, significa che è malato?”.
Non è un “fatto dei tempi”.
Su questo non mi convincete.
Il terreno sul quale molti cercano di portare la discussione (ad esempio la puntata del 25 maggio della rubrica radiofonica di Giuliano Ferrara “Parliamo con l’Elefante”) sposta l’asse del ragionamento sul cambiamento di costumi (anche politici) di una società.
Resta, per me, centrale invece il tema della relazione tra opinione pubblica e media. Di come il “caso Noemi” non sia un tema da gossip o pagina culturale. Di come i media a stampa, televisivi, radiofonici possano (e debbano) trattarlo come “tema” irritativo per la costruzione dell’opinione pubblica italiana.
La Rete (quella italiana) partecipa con timidi accenni, ma manca – come sempre – della capacità di essere rappresentativa di un nuovo luogo per costruire opinione pubblica e dibattere.
So che è una cosa da eretici, ma proviamo a discuterne.
cchè dire, sono assolutamente convinta che il VERO ESSENZIALE problema sia nella,scientificamente distorta, relazione tra op.pub. e media, è la soluzione che mi manca!
in che senso “scientificamente distorta”?