Appuntamenti con gli elettori, presenze in televisione, critiche a Grillo, cenni al programma e ancora incontri su incontri qui e là.
Se leggete i profili Twitter dei candidati alle primarie del PD Laura Puppato (@LauraPuppato), Pierluigi Bersani (@PBersani), Matteo Renzi (@matteorenzi), Bruno tabacci (@TabacciPrimarie) trovate principalmente tweet su queste cose. Molto presenzialismo, quindi. E la realtà che scorre.
Solo Nichi Vendola (@NichiVendola) parla anche di quello che sta accadendo. Le violenze in Europa nate dalle manifestazione di protesta il 14 novembre.
O la situazione a Gaza.
Ora: io capisco che il canale Twitter venga vissuto nella politica come luogo di comunicazione istituzionale, di promozione della propria candidatura, di lapidarie e laconiche comunicazioni per incontrare poi, dal vivo, e-lettori… Ma così si perde l’efficacia, l’immediatezza e la potenza di una comunicazione diretta con chi ha deciso di “abbonarsi” non al tuo canale ma ad uno spazio vitale, un luogo di messa in connessione fatto di prossimità e vicinanza con il pensiero di chi fa politica. Non mi trattare da semplice elettore, lo fai già in televisione e nei manifesti che vedo per strada, comincia a pensarmi come follower. Solo così sarà un momento produttivo per tutti noi, anche per te.