Carosello is back

In questi giorni complicati ciascun* di noi fa quel che può per alleggerire i feed di follower e friend e per affiancare studentesse e studenti alle prese con queste inedite modalità didattiche. Con Paolo Iabichino abbiamo pensato di darci appuntamento su Instagram, ogni giorno intorno all’ora che fu di Carosello, per una pausa di riflessione con la pubblicità.

L’idea germina da una sorta di puntata 0 che è nata come momento di approfondimento ad una lezione di Master che tengo da anni e che in questo momento ho avuto l’opportunità di sperimentare nella sua forma online, portando gli studenti in giro in diversi ambienti digitali. Instagram era uno di questi e con Paolo abbiamo deciso di sfruttare le tanto note dirette di questi giorni per costruire una pillola formativa.

L’idea ci è piaciuta ed è piaciuta alle centinaia di spettatori che un po’ per caso hanno partecipato che abbiamo deciso di rilanciare, attraverso uno script di Paolo che rimanda a Carosello.

#caroselloisback

Carosello, lo ricordate tutti – o almeno ne avete sentito parlare -, è il modo attraverso cui gli italiani hanno familiarizzato con il mondo dei consumi, con un format che univa sempre più intrattenimento televisivo e informazione commerciale. Ha punteggiato la quotidianità delle famiglie con un appuntamento ritualistico (che si stabilizzò alle 20:20, subito dopo il telegiornale dell’unico canale nazionale) che ha contribuito a produrre un immaginario condiviso fatto di estetiche, personaggi, cartoni, jingle e battute. È stato il brodo di cultura della nostra creatività pubblicitaria, nel bene e nel male. Era un modo attraverso cui la comunicazione pubblicitaria si faceva anche discorso pubblico.

Da oggi, alle 19:45, proponiamo una diretta di 15/20 minuti su Instagram (per connettervi qui, per trovarci potete cercare @gboccia e @iabicus e c’è una pagina qui), come una sorta di Carosello contemporaneo in cui parlare di advertising, comunicazione, social media e cultura digitale nei tempi che stiamo vivendo. Non possiamo infatti ignorare che l’isolamento sociale, la preoccupazione che il Paese sta vivendo su più piani, le trasformazioni lavorative, di studio e di consumo, sono uno stress test anche per la comunicazione. Lo sappiamo che non è la trasformazione più rilevante d ma consideratela una lente attraverso cui guardate le diverse mutazioni che stiamo affrontando.

Il format è semplicemente una chiacchiera dedicata agli studenti, alle studentesse e a chiunque ami questo mestiere. Ci vediamo da stasera.

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