Ieri ero qui.
L’idea era di avere una giornata per lavorare sullo “scenario” mutato della comunicazione e delle sue forme per quanto riguarda pubblicità, mercato, consumatori, ecc.
SecondLife è ciò su cui mi hanno chiesto di riflettere e il titolo che ho proposto è una cosa del tipo: “Comunicazione virale e ambienti sociali: SecondLife e il nuovo brandscape”. Il tutto pensato verso il 2037, per la generation me.
L’idea è quella di ragionare sul fatto che le imprese possono entrare in modo significativo in questo mondo solo se si trasformeranno in produttrici di ambienti sociali per le relazioni sociali: ambienti e relazioni che incarnano il brand, il suo mood.
Siamo oltre l’ennesima vetrina o la semplice possibilità di far crescere la brand equity solo per il fatto di esserci. Qui si chiede di “progettare” relazioni sociali. Di pensare in termini di striature dello spazio (per capire bene occorre leggersi Millepiani di Deleuze e Guattari, ma solo se avete un bel po’ di tempo e voglia di cambiarvi).
È lo sviluppo dell’ambient advertaisement in una direzione in cui non vengono colonizzati dal brand ambienti sociali esistenti ma il brand è lo stesso ambiente sociale.
Vi ricordate il leit motiv anni ’90 “entrare nel mondo di marca”? Oggi ha valenza letterale.
Riassumendo: 3 occasioni di riflessione per il futuro delle imprese in SL
1. (co)progettare nuovi ambienti sociali: portare l’ambient advertisement verso le estreme conseguenze
2. (co)progettare relazioni sociali: dal broadcasting all’ego-casting, alla condivisione delle esperienze vissute
3. creare “situazioni” affinchè gli utenti generino brand content e brand relation, unendo il brand alle forme delle culture partecipative
Ma i brand possono andare oltre. Non solo progettare ambienti e relazioni: perché non corpi?
Come saranno gli avatar che pensa per te “CocaCola”? O quelli “Nike”? Oppure: di quali comportamenti potrà dotare il tuo avatar la palestra “Feetness”? E la rivista di Riccardo Schicchi “Diva2.0”?
[…] del mio adorato prof. Boccia Artieri sull’uso di Second Life da parte dei brand (trovate qui l’abstract della sua presentazione, svoltasi al Grow Young) mi ha colpita e mi ha scatenato […]
[…] rappresenta infatti un nuovo territorio (alcune riflessioni le trovate qui e qui) che rende visibile e percepibile la forma della simulazione. Passando tanto per cominciare […]