E’ uscito in questi giorni un volume a cura di Alberto Abruzzese e Giovanni Ragone dal titolo “Letteratura fluida” che rappresenta l’esito di un convegno sul rapporto tra letteratura e spazio dei flussi che abbiamo organizzato a Urbino il 15-16 gennaio 2004. Sono ovviamente molti i riferimenti incrocati al web e alle sue forme, come potrete notare leggendo l’indice.
Il mio pezzo si intitola “Letteratura e costruzione dell’individuo moderno. Net literature e il futuro del “farsi media”” e gli autori che tratto sono DeLillo, Wallace, Lethem e Houellebecq con una chiosa finale su iQuindici.
Per i curiosi l’incipit fa più o meno così…
Nell’epoca dei flussi il medium della scrittura permette l’evoluzione della forma romanzo e l’affermazione di nuovi contenuti. La cosa rilevante però non è solo e tanto relativa ai temi ma proprio il modo in cui questi temi si vincolano a forme inedite della comunicazione.
Per meglio dire: la funzione della letteratura è di consentire nuove forme di osservazione e nuove occasioni di relazione. Questo almeno nella prospettiva che qui utilizzerò.
Le note di questo testo, semplice e provvisoria esplorazione del tema, cercheranno di mettere in luce:
1. la forma del romanzo moderno come occasione di costruzione dell’idea moderna di individuo come “persona”;
2. la consapevolezza assunta dal paradigma letterario dell’individuo come osservatore del mondo e la capacità di fornire occasioni di costruzione di una forma emotiva capace di riattivare un sapere corporeo;
3. le mutazioni che l’epoca delle reti e dei linguaggi neo-mediali introduce nel paradigma letterario lavorando sulla dissoluzione di una forma a senso unico scrittore/lettore – produzione/consumo. Il che comporta l’apertura a una net literature che si pone come ambito di sviluppo di nuove modalità di osservazione (e auto-osservazione) e di costruzione di spazi letterari come luoghi della comunicazione […]
Magari qualche stralcio nei prossimi giorni.
Uhm.. leggendo il sommario e gli autori dei saggi, beh immagino bene che questo testo pensionerà “Mutazioni” che è adesso in programma!! 😀 Bene, aggiornamenti più che utili! A saperlo prima aspettavo a dare lc2 😛
Non so a livello della didattica che ricadute avrà… sicuramente fa il punto su una serie di temi che si stanno trattando da qualche tempo. La chiave di lettura “mediologica” poi è trasversale ai saggi.
il punto è che senza la blogosfera è durissima. gandhi diceva: “le cose che possono distruggerci sono la politica senza princìpi, il piacere senza coscienza, la ricchezza senza lavoro, la conoscenza senza carattere, gli affari senza moralità, la scienza senza umanità, la religione senza sacrificio”. ecco, io aggiungerei solo “la letteraura senza fluidità”. e se lo scrivo solo adesso credo che sia perché il difficile nutre di più, sempre. il facile ingrassa solo. un abbraccio difficilissimo, quasi indecifrabile 🙂
f
letteraura, da non confondersi con letteraTura. ché “aura” è ben diverso. ma questo lo dò per assodato. poi ognuno ci legge ciò che vuole, nella blogosfera.
f+l