Domani sarò alla presentazione del libro di Marco Massarotto “Internet P.R. Il dialogo in Rete tra aziende e consumatori”.
Come ho scritto nella prefazione del libro:
Questo lavoro di Marco Massarotto, che unisce la capacità di riflessione alla pratica dell’esperienza professionale, è uno strumento capace di introdurre organizzazioni e imprese alle modalità delle “conversazioni” e di raccontare il terreno su cui le forme di “negoziazione” fra produzione e consumo si giocano oggi.
Imparando ad ascoltare, prima, ed entrando nelle conversazioni, poi.
Si, perchè oggi troviamo diversi assi di sviluppo che diventano centrali per costruire forme di negoziazione tra consumatori e imprese.
Innanzitutto la centralità delle “conversazioni” che strumenti di “comunicazione di massa per le masse” come blog, wiki, twitter, ecc. rendono possibili. Si tratta di forme capaci di costruire grandi narrazioni in tempo reale, di creare consenso e dissenso nei confronti dei prodotti, di produrre l’attenzione dei media mainstream ed obbligare anche le grandi corporation a confrontarsi: il caso del “prodotto” politico con i meet up di Grillo in Italia e quello di mercato dei lucchetti Kryptonite dovrebbe far riflettere.
Poi la natura dei social media, come MySpace, Facebook, Ning, ecc. capaci di coinvolgere diversi milioni di persone nel mondo e di rendere visibili reti di rapporti sociali (di lavoro, di amicizia, costruite sul loisir, ecc.) che sono reti di fiducia e reputazione che diventano centrali se pensiamo a come il word of mouth sia la vera killer application di ogni strategia di connected marketing.
Infine la crescita di rilevanza di User Generated Content che circolano come video su YouTube, immagini su Flickr, e, di nuovo, tutti i micro contenuti prodotti su blog, wiki, ecc., mostrano la capacità di quello pensato come pubblico/ lettore/consumatore di diventare produttore. Il coinvolgimento nelle operazioni di viral marketing di queste capacità di lavorare su mashup, remix e produzioni dal basso è sempre più significativo.
È la realtà delle “conversazioni dal basso” che entra in risonanza con le forme comunicative mainstream, istituzionalizzate, tradizionali, di massa. Quello che si crea è un feedback permanente capace di creare un “effetto larsen” che ha una capacità di mutamento ad alta potenzialità.
@Giovanni: sono ammessi anche coloro che non hanno invito? 🙂 vedi la sottoscritta.
Con piacere Roberta.
Visto anche che la tagline del tuo blog è la citazione di apertura del mio ultimo capitolo (Drucker) 🙂
Mi sa che domani alla fine la dimensione social sarà preminente… in pura connessione con lo spirito del libro 🙂
See u later 🙂
@Roberta: Quando un’occasione come il festeggiamento di un libro “dà corpo” alla comunicazione online.
Perchè “grandi” e non “micro” narrazioni magari? L’incontro fra Joannes, Roberta e Asian non me lo sarei perso se avessi potuto!